Una nota stonata
Il genere umano
un immenso pianoforte
con i tasti assegnati ad ogni singola anima
e ognuno di loro emette un suono
per deliziare il prescelto
o per stregarlo nell’inganno con un canto.
Un’anima un tasto
un tasto un suono
un suono silenzioso
per chi vuole decantarlo solo per se stesso
mimetizzando il gorgheggiare
nel concerto della vita nel proprio egoismo.
Un continuo
fluttuare nell’universo di note
dedicate all’amato in compromessi
stilati negli spartiti
ancor prima del prima
di un amore concertato.
Una nota programmata
ad amare la vittima disegnata
e con essa si accorda
nella più squallida sinfonia
cancellando qualsiasi alternativa
di un suono che possa apparire.
Un ripetere infinito
di note camuffate
che consumano il tempo nell’arena della vita
fino a quando quella maledetta nota
stanca nelle odi del silenzio urla la verità
e … stona.
Anni e anni
ad ascoltare un concerto
sincronizzato nel cuore con l’amore
e in attimo per una nota stonata
tutto diventa rumore.
Con l’inganno premeditato
una melodia d’amore diventa frastuono infernale
con quella nota stonata che continua
a picconare ogni attimo
una vita registrata nelle menzogne
di un rapporto in playback.
Ora è tutto chiaro una nota un’anima
un’anima un suono.
Un suono con un concerto dedicato al prescelto
ma se il prescelto non sono io
mia nota stonata mi domando perché …
perché hai scelto … me.
Roberto Antonio
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