Senza sogni
Passo dopo passo
un attimo è passato
con i vivi uccisi da uomini morti nell’anima
dittatori usurpanti
perdenti che di un missile
ne hanno fatto un credo … una bibbia.
Minuto dopo minuto
un’altra bomba
e una casa o un ospedale in frantumi
per cancellare urla di sofferenza inascoltate
e per azzittire per sempre
quel miagolare tremolante innocente.
Ora dopo ora fiamme e cadaveri
è il dipinto delle città che maestri
orgogliosamente hanno creato su una tela
dallo sfondo color rosso intenso
spennellato in una gara di acquerello
a chi prima firma un’opera chiamata … flagello.
Giorno dopo giorno
macerie impastate con il dolore
con i ricordi abbandonati
dalle anime
in fuga dall’inferno
verso quel diavolo mimetizzato da paradiso.
Mesi dopo mesi
i cimiteri sono vuoti
le fosse comuni e i mari li hanno sostituiti.
Corpi con un nome svaniti
senza una lapide senza un fiore
senza una lacrima da potergli dedicare.
Anni dopo anni
il nulla è la casa dei profughi
in una guerra maledetta
che l’occidente ha sulla coscienza
per arricchire la stanza del male
con l’oro e il potere del depredare.
Un decennio è passato
e un altro è alle porte
e nulla è cambiato
dalla prima bomba
a questa che sta per cadere
ora.
Morte
solo morte
in una presunta libertà che nessuno vi ha chiesto
in una democrazia che non sappiamo cosa sia
ma
quella che avevamo i sogni ci faceva partorire.
Quei sogni
che avete cancellato
strappandoci anche le ovaie a crudo
con l’infamia
di una operazione chirurgica
chiamata … sterilizzazione.
Roberto Antonio
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