Quando l’amore
non rispetta … l’amore
La bocca lavata
con gargarismi
prolungati
e poi lo sputo
di una sentenza di nome … ti amo.
Ti amo
e sei finito nel girone
dei posseduti
quando qualcuno pronuncia quella parola
ti marchia come un’animale
con lo stemma del padrone … sei mio.
Ti amo
e non sei più nessuno
con quel timbro si arrogano il diritto di stracciarti
nella convinzione che il loro amore
sia benedetto dal Signore.
Quel Dio immaginario
che santifica ogni detto del cuore
padrone dei sentimenti
che schiavizza ogni emozione
nella fornace della passione
succhiandosi con arroganza il piacere.
E nel piacere
il ti amo
vola in alto
spazzando ogni valore
lasciando solo la perdizione
nella tristezza di un misero … amore.
Ami
e distruggi tutto
se ti vogliono bene.
Ami
e li metti in croce
se sono gentili e presenti nella tua mente.
La tua mente
scollegata dal cuore
che vuole a tutti i costi quell’amore
e non le frega niente
di far male
l’importante è avere cibo per banchettare.
Quella preda bollata
con il tuo ti amo
e vai
uccidiamo ogni pensiero
al sol sospetto di chi può allontanare
la tua non convinta tirannia nell’amare.
Amare con il disonore
di forzare il cuore a imporre
una perfida legge …
se non sei mio
non devi appartenere a nessuno.
Quel nessuno che l’amore non rispetta
nella malvagità
di un amore malato
approdato
in quel fissato … letto.
Roberto Antonio
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