Petali
Un vecchietto
una panchina
petali di lato
lì
sulla destra con il posto occupato
ed io là davanti … mi sono fermato.
Fisso i petali
e lui
il vecchietto con garbo
mi guarda
e chiudendo gli occhi con un sospiro
si alza lasciandomi il posto accanto ai petali.
Ora siamo
io
e il vecchietto
a fissare i petali
niente di speciale quei petali
ma incantano due anime in piedi a vederli.
Prego
mi dice il vecchietto
e mi cede il suo posto
tête à tête ai petali
come se fossi stato omaggiato di un evento
nel sedermi al fianco di quei petali.
Guardo il vecchietto
svuotato di ogni pensiero
e con un sorriso gli faccio un cenno
ma dai non il caso se non c’è posto
io vado a quella panca
là al buio ... di lato.
Insiste il vecchietto
con lo sguardo verso i petali
e mi dice …
è un onore affiancare
la tua anima solare
a questi petali privati del profumo vitale.
Non sono sicuro
ma credo di aver capito
il senso di quei petali
ammutolito lascio scorrere qualche minuto
e poi sempre in piedi mi avvicino e …
accarezzo quei petali.
Il vecchietto trova la pace nel mio accarezzare
gli occhi lucidi fanno da sfondo al suo volto
mentre le rughe si riempiono di lacrime
per solcare in lungo e largo un viso stanco
che non vuole più campare.
Quei petali è tutto ciò che gli rimane
di una vita brillante con la sua famiglia
persa anni or sono in un attentato
come risposta di un’altri petali
flagellati in una guerra
che non hanno mai perdonato.
Petali stracciati morti nell’anima
che in un contesto normale
avrebbero potuto ospitare altri petali
per scambiare poesie d’amore
in una panchina come adesso
vicino al mare.
Petali
assassini suicidi senza dimora
senza più una storia
senza una nazione da amare
altre vittime collaterali di una guerra
proclamata da bastardi … comandanti.
La storia si ripete
il vecchietto che piange i suoi petali
e voi condottieri maledetti dai bunker
bombardate quei fantomatici petali
che a tutti i costi volete sterminare.
Mi vien voglia di piangere
ma non ci riesco
con il vecchietto
che ha consumato anche le mie lacrime
per un dolore senza fine per un’apocalisse
iniziata e che nulla si fà per fermarla.
Ora
Siamo io e il vecchietto
a guardarci questi petali
per lui una sventrata fragranza rubata
per me rabbia
accompagnata da speranza.
Quella speranza
che un’alba
profumata da petali
nell’aulente brezza della pace
possa aromatizzare il cuore
a chi di dovere può fermare questo male.
Un male
che deve farci ricordare
di quei petali
adagiati su una panchina con le lacrime
che si disperdono nell’infinito grembo del … mare.
Roberto Antonio
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