Le posate

 

Che vita.

Che assurdità.

Che male ho fatto per meritarmi tutto questo.

 

Che destino ingarbugliato mi sono scelta

nella convinzione che tutto

potesse andare liscio

come questo scritto colmo di dolore

che fuoriesce dal mio cuore.

 

Ma cosa posso farci adesso

se mi trovo invitata ad un pranzo

che io stessa ho preparato con te amore

tra i sogni della cucina

e il letto di quella camera …

camera da letto.

 

Un’infinità di cibo

sparso sul tavolo delle nostre vite

insaporito dalle spezie

quelle afrodisiache

quelle proibite

quelle che non stancano mai il palato.

 

Ma tutto ciò non è bastato

con questo pranzo

che insieme abbiamo cucinato

logorando al massimo quel fornello

che era l’ultima fiamma

per forgiare il nostro condiviso anello.

 

Ora in questo momento

sono seduta in questa sala da pranzo

con una montagna di cibo

tutto servito meticolosamente

tutto aromatizzato

come da scelta pensato.

 

Ma qualcosa è andato storto

con questo menù.

 

Qualcosa manca sul tavolo

e sono le posate

che nè io

e nè tu

abbiamo pensato di portare

perché l’avevamo date per scontate.

 

Sono quelle posate

determinate dal destino.

 

Un tavolo … una condivisione

di sentimenti incorniciati dalle emozioni

che danno luce alla nostra vita.

 

Un pranzo … un connubio di sensazioni soavi

accorpate nei nostri cuori

per finire i nostri giorni mano nella mano.

 

Tante portate speziate

nei riti più antichi

dove l’amore

è amore

tra la sua principessa e il suo cavaliere.

 

Tutto è pronto

ma mancano le posate

quelle posate che il destino ha oscurato

e ora … 

 

sono in balia

in questa sala della vita

e tu sei di fronte a me.

Ti guardo

e tu mi guardi.

 

Ho tre opzioni

devo decidermi.

Se resto e non mangio

perché mi mancano le posate.

Il mio corpo muore di fame.

 

Se invece voglio vivere devo alzarmi 

e abbandonare questo pranzo

per cercare cibo e posate altrove

senza più il tuo amore.

 

Il mio cuore muore di fame.

Se

ed è l’ultima opzione

mi butto a capofitto su questo pranzo

mangiando tutto senza le posate … la speranza.

 

Non so cosa mi succederà.

Non so se riuscirò a digerire questo cibo

perché possa farmi sopravvivere

come una selvaggia

con la perduta speranza

senza un futuro pianificato …

quello di vivere un giorno con te.

 

Ho deciso.

Adesso so cosa fare …

 

robertoantonio@ucuntadin.com

 

                                                                                     Roberto Antonio

 

 

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