La resa dell’anima al traguardo

Incontro con la morte - terzo video poesia

 

Incontro con la ... morte.

 

Ci siamo

ti vedo da lontano

che pian piano

vieni verso di me.

 

Ciò che mi colpisce è

la tranquillità del tuo avvicinare

metto a fuoco il tuo volto

ma sei ancora troppo distante

perché possa assimilare

la tua faccia finale.

 

Ti aspetto

morte.

Come vedi non mi muovo

e anche se lo volessi non potrei

sono paralizzato

come il mio sguardo su di te … fissato.

 

Però

posso pensare

e questo mi aliena il tuo avvicinare.

 

Manca poco

e il tuo viso

è prossimo

a me

per essere visto.

 

E adesso che fai?

Perché?

Perché ti sei fermato?

Non mi dire che

ci hai ripensato?

 

Non è possibile

mancava così …

così poco per vederti

come realmente ti presenti

dalle tue vittime quando le prendi.

 

Ma! … e tu …

e tu chi sei?

Che ci fai qui?

Io aspettavo quello lì …

ma è sparito

dove è finito.

 

Ah …

ho capito chi sei.

Sei quello lì

sei la morte.

 

L’ho compreso

quando ho cercato di muovere il dito

per indicarti …

e nulla del mio corpo si è mosso

sono paralizzato perché

come già sai … sono morto.

 

Sono un morto

che pensa da vivo

con te adesso presente

che leggi tutto nella mia mente.

 

Upload

è iniziato.

Ogni attimo compreso

tutti i miei segreti sono profanati

da questa figura chiamata morte

che trasmette serenità alla mia anima.

 

Stai leggendo tutto

e nel frattempo

ti guardo

e sei bella … morte.

 

Hai un volto angelico.

Ho voglia di sfiorarti

con le mie labbra la tua guancia

per assaporati

e mai più dimenticarti.

 

Mi piaci

sei dolce

sei la quiete

sei quella pace desiderata

è voglio rammentarti così

come adesso ti sento.

 

Ecco  il momento è arrivato.

Ora che hai finito di sfogliarmi dentro

senza batter ciglio

mi allunga la mano e … attende.

Per magia muovo la mia mano

e con lui vado via.

 

E con lui

la morte

vado via.

robertoantonio@ucuntadin.com

                                                                    Roberto Antonio

 

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Commenti

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  • Damiana lauriola (lunedì, 15. maggio 2017 21:55)

    Oddio ,quanto e bella ,anche se tratta un problema come la morte ,,le parole sono qualcosa di meravigliose , tu non hai paura della morte altrimenti non faresti questa bellezza ,la musica ti entra dentro nell'anima ,non so se dire bella o brutta , so soltanto che mentre leggevo i brividi affioravano dentro di me ,vero non dovremmo avere paura della morte ,ma sfidarla e combattere, magari andare via consapevoli ,,, che dire contadino e semplicemente bellissima ,un elogio a te che sei GRANDE buona serata

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