La resa dell’anima al traguardo
Il viaggio con te Morte - quarto video poesia
Il viaggio con
te
Morte
Mi hai preso la mano
e senza esitazione mentre ti guardavo
come un lui
dalla bellezza di una lei
mi accompagni al confine
oltre quel lembo che separa
i vivi dai non vivi.
Sono confuso.
Ho la tua mano nella mia
e non avverto nessuna sensazione
nè calore
nè freddo
ciò che provo è liberazione.
Quella libertà
desiderata
infinite volte
e mai provata.
Ti guardo e nel cammino
con te accanto Morte
mi porti verso non so dove
e poco importa saperlo
sono pronto ad ogni evento.
Più ti guardo
è più mi convinco
che sei un ibrido
di un Lei con un Lui
sei sensuale e affascinante come Afrodite
con il Dio Apollo dipinto sulla superficie.
È follia
il mio pensare
lo so
ma poco importa
per me
che sono in viaggio con Te.
Te ! che non dici niente.
Te! Che sai tutto di me
e fai finta di niente.
Te!
Che mi guardi
e non vedi … niente.
Quel niente
che ho davanti
quando guardo l’orizzonte
a me
innanzi.
Ora ho capito
lo sbaglio
perché il niente
si è fossilizzato nella mente
io penso ancora come un vivente.
Sono morto
e i pensieri nella loro lucidità
non sono criptati in questo regno
fatto di assurdità.
Quell’assurdità
che esprime nella verità
un viaggio
con te
Morte
in tutta la sua semplicità.
E nella legge Biblica sono morto
e tu mio Possente accompagnatore
che nel mio provare sei un Adone
puoi finalmente parlare
e sincronizzare il mio pensare
prima che questo viaggio
possa mai terminare.
Con te
Morte
voglio rubare la sapienza
del tuo essere
prima che questo viaggio
si possa mai arrestare.
Quello che voglio
è
illuminare
il mio sapere
di chi Sei
e di cosa … Sei.
Prima che
questo viaggio
si possa mai
fermare.
Roberto Antonio
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